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Ofanto. Il fascino del fiume. Fotografie di Giuseppe Pavone.

Ofanto. Il fascino del fiume.

Fotografie di Giuseppe Pavone.

A cura di Vincenzo Velati.

Vernissage: Venerdì 9 febbraio 2024 | Ore 19:00

Venerdì 9 febbraio, alle ore 19.00, all’Artoteca Alliance in Strada de’ Gironda 22 (Bari), ci sarà il vernissage della mostra fotografica e la presentazione del libro Ofanto. Il fascino del fiume. Fotografie di Giuseppe Pavone a cura di Vincenzo Velati.

La mostra, organizzata dall’Alliance Française Bari, sarà inaugurata alla presenza dell’autore Giuseppe Pavone e del critico e curatore Vincenzo Velati.

Il lavoro è un reportage fotografico dedicato al fiume Ofanto, percorso dalla sorgente alla foce. È un racconto sul paesaggio attraversato dal fiume, uno sguardo sugli scorci a volte visibili, a volte semplicemente intravisti. Il fiume nasce nell’altopiano irpino: le sue sorgenti sono situate tra i boschi di Torella dei Lombardi, in località Piano dell’Angelo (AV), a 715 m. sul livello del mare. Scorre per circa 170 chilometri, attraversa parte dell’Irpinia, in Campania, tocca la Basilicata, aggirando il colle vulcanico del Vulture, e da lì raggiunge la Puglia settentrionale sfociando nel mare Adriatico tra Barletta e Margherita di Savoia.


Scrive Vincenzo Velati, curatore della mostra:

Pavone tratta il fiume come una persona, una realtà dotata di vita che agisce percorrendo i  nostri territori come un essere ingabbiato, che si restringe e si allarga quando e come può. La sua lunghezza, dalle sorgenti al mare, permette comunque uno sguardo olistico attento a tutte le sue componenti.

Le rive, i ponti, gli argini segnano il suo corso ma sono presenze marginali per una vita che si coglie intimamente nelle lievi onde che il vento increspa e i ciottoli fanno saltare. L’acqua si mescola alla terra ripetutamente permettendo a tratti lo svilupparsi di una vegetazione fitta e continua che fa da quinta.


Scrive Michèle Sajous, Presidente Alliance Française Bari:

Giuseppe Pavone intitola la sua mostra fotografica “Ofanto. Il fascino del fiume”. Ma è solo fascino? Ma è solo l’Ofanto? L’artista segue il percorso dell’acqua che parte dall’Altopiano Irpino, a più di 700 metri di altezza per arrivare all’Adriatico. Vedendo le fotografie, ci si chiede come faccia l’Ofanto a giungere fino al mare, per di più con una foce a delta tra Barletta e Margherita di Savoia, come se fosse un grande fiume, il Nilo o il Mississippi. O il delta del Po fotografato da Luigi Ghirri, citato da Vincenzo Velati, curatore della mostra, nella sua introduzione al catalogo.

Questo “piccolo” fiume fa parte della storia del meridione d’Italia: attraversava siti antichi come Compsa (Conza della Campania), Canosa e Canne della sanguinosa battaglia. Passa sotto ponti romani (Ponte Pietra dell’Oglio e Ponte di Canosa), ma oggi scorre, in fondo, nell’indifferenza generale. Per conoscere l’Ofanto bisognerebbe leggere Strabone e Orazio, oppure consultare la tabula Peutingeriana. L’Ofanto ci ricorda che le più antiche civiltà fiorirono lungo i fiumi e che ai fiumi erano, giustamente, dedicate divinità.

L’Ofanto ci fa pensare al Gardon (o Gard), piccolo fiume della Provenza che al mare non arriva, accontentandosi di finire nell’impetuoso Rodano. Il Gardon è attraversato dal celebre “Pont du Gard”, grandioso ponte romano che, con le sue tre serie di arcate, domina a 50 metri di altezza questo minuscolo corso d’acqua, che nessuno guarda e non ha neanche un nome sicuro.

Come tutti gli altri nel mondo, fa parlare di sé solo quando straripa o quando è quasi a secco nelle estati sempre più calde, fino a scomparire.

La mostra di Giuseppe Pavone è un omaggio a tutti i fiumi.

L'autore

Giuseppe Pavone (Bari, 1955). Ingegnere, si occupa di fotografia di paesaggio. Ha pubblicato diversi libri tra cui Ferrovieri e immagini - memorie per un futuro, 2002; Sguardi oltre, 2003; Storia e Arte del cimitero monumentale di Bari, 2003; Viaggio parallelo, 2005; Lavori in corso, 2006; La luce del paesaggio, 2011; Un racconto dei luoghi, 2012; Herbarium, 2016; Punti di fuga, 2019.

I suoi lavori sono stati esposti tra Bari e Spalato, Matera, Milano, Bologna e Berlino. Fondatore del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, dal 2005 conduce un’organica indagine sul territorio e le sue trasformazioni, con particolare attenzione alle periferie. Dal 2006 al 2015 ha curato e realizzato il progetto “Sguardi sul nostro paesaggio”. In tale ambito ha pubblicato diversi cataloghi fotografici.

Dal 2014 cura il progetto foto-letterario “Scatti di poesia” giunto alla X edizione.  Per la Cooperazione Territoriale Grecia-Italia, ha lavorato al progetto europeo Bridges of History and Tradition, sulla mappatura dei ponti di pietra della Puglia.

Giorni e orari di visita

La mostra è ad ingresso gratuito e sarà visitabile da venerdì 9 febbraio a domenica 18 febbraio in questi giorni e orari:

  • Vernissage: Venerdì 9 febbraio ore 19:00
  • Sabato 10 febbraio: 10-13 | 17-20
  • Domenica 11 febbraio: 10-13 | 17-20
  • Lunedì 12 febbraio: 17-20
  • Mercoledì 14 febbraio: 17-20
  • Giovedì 15 febbraio: 17-20
  • Venerdì 16 febbraio: 10-13
  • Sabato 17 febbraio: 10-13
  • Domenica 18 febbraio: 10-13 | 17-20

Per richieste specifiche, si prega scrivere a eventi@afbari.it.

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Comunicato stampa e immagini – Download

Per maggiori informazioni

Ufficio stampa Alliance Française Bari

eventi@afbari.it | www.alliancefrba.it

Tel. +39.080.5210017 | Whatsapp: +39.080.5210017

L’Associazione Culturale Italo Francese - Alliance Française di Bari è stata fondata nel 1955 con la missione di attuare qualsiasi iniziativa intesa a incrementare la migliore reciproca conoscenza e la maggiore cordiale amicizia fra le due nazioni, favorendo, in particolar modo, i rapporti culturali tra l’Italia meridionale e la Francia sotto tutti gli aspetti: linguistico, letterario, scientifico, storico, giuridico, economico, artistico.